Giuseppe Oddo, Il miraggio della terra nella Sicilia post-risorgimentale (1861-1894)
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L’atavica fame di terra e la sete di giustizia sociale, che i contadini siciliani si erano tante volte illusi di poter placare, continuarono a farsi sentire pesantemente tra la povera gente delle campagne anche nel periodo post-risorgimentale. Né migliorarono di molto le condizioni di vita e di lavoro del proletariato urbano. Si può, dunque, parlare di Risorgimento fallito o – come si è pure sostenuto – di Risorgimento tradito, di unificazione forzata, da riscrivere? L’autore ritiene che sia più giusto discutere piuttosto di Risorgimento incompiuto. Se poi si considera l’enormità del peso fiscale fatto pagare dai «padroni dei municipi» alla povera gente agglomerata nei villaggi, nelle città contadine e nei suburbi dei capoluoghi di provincia, ci si può fare un’idea delle ragioni del malcontento popolare esploso con la rivolta palermitana del settembre 1866 e i moti dei Fasci dei lavoratori, scoppiati nei mesi di dicembre 1893 e gennaio 1894, dopo una lunga e dura lotta per la modifica dei patti agrari. Eppure, non si può accettare come oro colato il topos storiografico dell’immobilità assoluta delle campagne siciliane nel secondo Ottocento. L’immagine desolata del latifondo cerealicolo descritta da Balsamo, se trovava in qualche misura ancora diversi riscontri obiettivi nella Sicilia interna, già a metà degli anni Settanta (all’epoca dell’inchiesta di Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino) aveva cominciato ad essere interrotta in modo più evidente di quanto non fosse stata negli ultimi decenni del regno borbonico, specialmente in prossimità della costa, dove si erano affermate le più redditizie colture irrigue ed arboree. Ma il possesso della terra per i contadini poveri restava un miraggio, un progetto incompiuto.
Giuseppe Oddo, nato a Villafrati nel 1940, è stato dirigente della CGIL Sicilia. Ha insegnato Cultura del territorio all’Istituto professionale di Stato per l’agricoltura e l’ambiente di Partinico e all’Ipsct “Saverio Friscia” di Sciacca. Autore di diversi libri a contenuto scientifico e di due romanzi.